Il sogno come narrazione di sé

Il sogno è una componente molto importante della narrazione individuale. Anche attraverso il materiale onirico, infatti, l’uomo racconta qualcosa di sé.

Secondo il modello costruttivista post-razionalista, l’utilizzo del sogno in terapia può facilitare l’emergere di un “racconto del 

Sogno come narrazione

 racconto”, costituito da materiale immaginativo, organizzato in forma narrativa e caratterizzato da una forte emotività. Il sogno è narrazione del sé e, in quanto tale, accompagna il soggetto lungo tutto il corso della vita dando senso alle proprie esperienze e attribuendo significato agli eventi.

Il materiale onirico viene utilizzato in terapia perché considerato espressione del significato personale individuale. Quindi, la sua analisi può permettere di giungere a un maggior grado di consapevolezza delle dinamiche deputate alla modulazione del proprio mondo emotivo e cognitivo.

    Grazie al linguaggio, l’uomo riesce a porre l’esperienza vissuta, immaginata o sognata in sequenze di eventi. Questo permette di mantenere un senso di continuità e stabilità percependo e organizzando l’esperienza in termini narrativi. Il sogno, pur non seguendo criteri di sequenzializzazione causa-effetto o cronologici del linguaggio, è comunque narrativa poiché in esso l’esperienza è organizzata in storie ed è presente una componente emotiva molto forte.

    Secondo l’approccio costruttivista post-razionalista, al sogno non viene attribuita una valenza simbolica o di vicinanza alla verità storica degli eventi, ma l’interesse è per la verità narrativa del soggetto che si racconta e spiega la sua esperienza. La verità narrativa è il modo con cui il paziente dà unitarietà, unicità e significato alla sua trama storica che non ha una diretta corrispondenza con quanto è oggettivamente accaduto. Il paziente è l’unica persona capace di trovare la verità narrativa che a lui funziona di più in termini di coerenza.

    Ma, mentre una storia è una successione di eventi, il sogno è una successione di immagini e, in entrambi i casi, si dà voce al sé narratore che dà senso all’esperienza vissuta o immaginata dal sé protagonista. Per questo, il sogno è inseparabile dal racconto che ne facciamo. Si arriva così a un “racconto del racconto” costituito da materiale immaginativo organizzato in forma narrativa e caratterizzato da una forte emotività.

    In terapia, il paziente non viene direttamente invitato a portare i propri sogni, ma si accolgono qualora questi vengano raccontati dal paziente stesso in quanto perturbanti. Quindi, l’obiettivo è quello di ricostruire il significato del sogno cercando di cogliere in primo luogo le emergenze emotive vissute dal paziente come estranee. Così, si può giungere alla creazione di un racconto coerente che permetta di integrarle in un’immagine cosciente di sé.

Le emergenze emotive discrepanti e perturbanti stimolate nel sogno, possono essere relative a:

- momento di vita attuale;

- raggiungimento di nuovi e più complessi equilibri legati ad una maggiore consapevolezza di sé;

- vissuti attinenti al procedere della terapia e soprattutto in rapporto al setting e alla relazione terapeutica.

Una volta raccolto, il racconto del sogno viene utilizzato come fosse il materiale immaginativo o esperenziale solitamente portato in terapia. Attraverso la tecnica della moviola, il sogno viene più volte analizzato sia nella sua interezza che passando in sequenza ogni singola scena (secondo la tecnica della moviola). In questo lavoro di ricostruzione ed organizzazione del materiale onirico viene data particolare importanza al vissuto del sognatore. Solamente così è possibile dare senso al sogno, contestualizzandolo nel momento di vita che sta attraversando il paziente. Così, si può giungere alla creazione di una narrazione coerente che permetta di integrarle in un’immagine cosciente di sé. 

Riferimenti bibliografici:
- Merigliano D. L’approccio costruttivista postrazionalista all’utilizzo del materiale onirico in psicoterapia: teoria e tecnica in Problemi in Psichiatria, 2003, 30, pp. 51-63.
- Merigliano D., “L'approccio costruttivista postrazionalista all'utilizzo del materiale onirico in psicoterapia: teoria e tecnica” in La psicoterapia del processi di significato personale dei disturbi psicopatologici, a cura di Quinones Bergeret A., Cimbolli P., De Pascale A., Alpes Editore Roma 2014
- Dodet M., “La moviola.” in Psicoterapia, anno 4, N.13, (89 - 93). Moretti e Vitali Ed.

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